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Visita a Parma e a Colorno

Il 24 marzo abbiamo restituito la visita agli amici del Circolo Maria Luigia della  Venaria di Colorno. IL Coordinamento Provinciale di Firenze ha organizzato la visita e formato un pulmann composto dalle presenze di numerosi Centri della città. Abbiamo visitato la bellissima città di Parma dove ancora aleggia lo spirito illuminato (per l’epoca) di Maria Luigia di Austria, seconda moglie di Napoleone, che ha regnato in quella città dal 1815 fino al 1847,  riportandola al rango di capitale di un regno.

Arrivati in città, siamo stati accolti da una guida volontaria dell’Auser (di bravura professionale) che ci ha accompagnato per l’intera mattinata. Abbiamo ammirato il Palazzo Ducale – dall’esterno – e poi siamo entrati nel Palazzo della Pilotta dove siamo rimasti estasiati alla vista del Teatro Farnese, mirabile esempio di architettura neo barocca, considerato uno dei più imponenti e suggestivi teatri del mondo. Costruito dal Duca Ranuccio I Farnese interamente in legno tra il 1617 e 1618, fu inaugurato solo nel 1628 in occasione del matrimonio di Odoardo Farnese con Margherita de’ Medici, figlia di Cosimo II.  Distrutto durante i  bombardamenti del 1944 è stato fedelmente ricostruito negli anni ’50.

Il Battistero, capolavoro dell’architettura gotica iniziato nel 1196 e ultimato nel 1216, è rivestito di marmo di Verona ed è stato costruito utilizzando maestranze lombarde (le più esperte in questo genere di edificazioni)  che già stavano lavorando nel cantiere del Duomo. Le facciate,rappresentanti fatti e dottrine morali e religiose, ci è  sono state fedelmente illustrate dalla nostra guida. Quindi una veloce visita all’interno del Duomo per ammirare la straordinaria cupola affrescata dal Correggio tra il 1526 e il 1530 e che rappresenta l’Assunzione della Vergine: il suo spettacolare moto concentrico di nubi e beati  crea una illusione ottica di profondità.

Si risale in pulmann ed andiamo a Colorno dove nel bellissimo Centro (addirittura la Venaria di una Reggia!) ci attende il Presidente Antonio Tosi (trasformato in cuoco per l’occasione)  ed altri soci per il pranzo. Pranza con noi anche il Presidente Provinciale  Mauro Odoni e per un breve saluto arriva alla fine  il Sindaco uscente di Colorno, una giovane e bella signora.

Dopo abbiamo il momento dei discorsi di benvenuto, degli scambi di regali, delle fotografie. C’è il tempo anche per acquistare dei pezzi del pregiato formaggio parmigiano. Subito dopo iniziamo la visita alla Reggia di Colorno, costruita  sui resti della rocca di Colorno. La rocca  fu costruita nel 1337 da Azzo da Correggio con lo scopo di difendere l’Oltrepò. Appartenne alle famiglie dei Correggio e dei Terzi ma la proprietaria più famosa, tra la fine del XVI Sec. e l’inizio del XVII  Sec. fu   Barbara Sanseverino che la trasformò in un palazzo e ne fece la sede di una raffinata corte e di una prestigiosa raccolta di dipinti di TizianoCorreggioMantegna e Raffaello. Successivamente la contessa Barbara Sanseverino  fu decapitata per tradimento ad opera del duca Ranuccio I ed i suoi possedimenti furono confiscati. Il palazzo di Colorno passò nel 1612 ai Farnese. Il Duca Ranuccio II, su richiesta della moglie Margherita Violante di Savoia, iniziò dei lavori di ristrutturazione ma l’attuale aspetto del palazzo è dovuto al figlio di Margherita Violante, Francesco Farnese e all’architetto Ferdinando Bibbiena. Nel 1731, alla morte di Antonio Farnese, ultimo Duca di Parma, per discendenza materna il ducato passò a Carlo III di Borbone che trasferì a Napoli le famose collezioni e gli arredi del palazzo.

Finita la visita tutta la comitiva, salutano Colorno e Parma e fanno ritorno a Firenze.

 

di Franca Salvini